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Ansia, panico, bulimia, depressione: il mio-inositolo mi può aiutare

il mio-inositolo può aiutare

Il mio-inositolo è la forma attiva di inositolo e fa parte delle “non-vitamine” del gruppo B

Esso è un costituente delle membrane cellulari, in particolare forma i fosfolipidi di membrana, e i suoi diversi derivati fungono da molecole messaggere all’interno del sistema nervoso.

Il mio-inositolo svolge il ruolo biologico di intermediario nella formazione di importanti neurotrasmettitori del sistema nervoso centrale, come la serotonina, una sostanza principalmente coinvolta nella regolazione dell’umore.

Agisce a livello cerebrale

I vari neurotrasmettitori veicolano le informazioni tra le cellule del sistema nervoso e il mio-inositolo garantisce il loro corretto funzionamento.

Alcuni risultati preliminari degli studi sui supplementi di inositolo a dosi elevate mostrano risultati promettenti per chi soffre di problemi come bulimia, disturbo di panico, disturbo ossessivo-compulsivo, agorafobia e depressione unipolare e bipolare. [1] [2]

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In un unico studio in doppio cieco su 13 pazienti, il mio-inositolo (18 grammi al giorno) è riuscito a ridurre i sintomi del disturbo ossessivo-compulsivo (OCD) in modo significativo, con la stessa efficacia di SSRI (antidepressivi che agiscono sulla serotonina) e senza effetti collaterali. [3]

Sempre in uno studio controllato in doppio cieco, il mio-inositolo (18 grammi al giorno) è stato superiore alla fluvoxamina nel diminuire il numero di attacchi di panico. [1]

Uno studio in doppio cieco, controllato con placebo su pazienti depressi ha dimostrato che una dose elevata di inositolo (12 grammi al giorno) ha determinato un significativo miglioramento dei sintomi, senza alcun cambiamento osservato nel fegato, nei reni, o nelle funzioni ematologiche. [2]

Le indagini che hanno evidenziato l’utilità del mio-inisitolo sono ancor oggi oggetto di studio.

Tuttavia la mancanza di effetti indesiderati e la capacità di attraversare la barriera emato-encefalica, ovvero la membrana delle cellule nervose del cervello, rendono questa non-vitamina B utile in alcune condizioni che denotano una sua carenza, come gli stati d’ansia, la depressione, gli attacchi di panico o i comportamenti ossessivo-compulsivi.

Data l’interconnessione tra le vitamine del gruppo B, è utile un integratore multivitaminico che contenga tutte le vitamine B.

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1. Palatnik A, Frolov K, Fux M, Benjamin J (2001). “Double-blind, controlled, crossover trial of inositol versus fluvoxamine for the treatment of panic disorder”. Journal of Clinical Psychopharmacology 21 (3): 335–339. doi:10.1097/00004714-200106000-00014. PMID 11386498.
2. Levine J, Barak Y, Gonzalves M, Szor H, Elizur A, Kofman O, Belmaker RH. (1995). “Double-blind, controlled trial of inositol treatment of depression”. American Journal of Psychiatry 152 (5): 792–794. PMID 7726322.
3. Fux M, Levine J, Aviv A, Belmaker RH (1996). “Inositol treatment of obsessive-compulsive disorder”. American Journal of Psychiatry 153 (9): 1219–21. PMID 8780431.

 

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