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Integratori naturali

Integratori naturali per il benessere

Le formulazioni Vital Program sono funzionali alla biochimica umana, progettate per favorire le reazioni enzimatiche alla base della salute fisica e mentale.

Integratore alimentare di Vitamina D3+K2La Vitamina D3 e la Vitamina K2 (in forma di Menachinone-7 all-trans) sono attive nel metabolismo cellulare delle ossa, del sistema cardiovascolare, del sistema immunitario e del sistema nervoso.

Integratore alimentare di Vitamina D3 + K2 in olio extravergine d’oliva

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Multivitaminico Naturale

 

Efficienza mentale e fisica, sostegno alla sintesi di SAM-e, al metaboliso glucidico e alle difese immunitarie

Vital Basic – Multivitaminico
Confezione da 90 capsule vegetali

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Integratore naturale per rinforzare il cuore e le arterie Vital Cardio

 

Protezione cardio-vascolare a 360°: sostegno alle funzioni cardiache, al metabolismo del colesterolo, al ciclo dell’omocisteina e alla sintesi di SAM-e

Vital Cardio
Confezione da 120 capsule vegetali

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Integratore naturale intestino e sistema immunitario, contrasta stress ossidativo

 

Protezione antiossidante e benesssere dell’intestino.
Sostiene la detossificazione cellulare epatica e intestinale

Cell Protect

Confezione da 210 capsule vegetali

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Mec integratore per tono vascolare, cartilagini ginocchio tendini

 

Efficenza e sintesi dei tessuti connettivi vascolari, tendinei e delle cartilagini

MEC 
Confezione da 90 capsule vegetali

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Cellvit Integratore tessuti connettivi, sistema immunitario, sistema nervoso, ripresa

Protezione tessuti connettivi, della pelle, azione anti-età per effetto del collagene marino.
Sostiene la ripresa, l’attività del sistema nervoso e di quello immunitario

Cellvit
Confezione da 450 gr – polvere idrosolubile

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Significato della moderna integrazione nutrizionale

In passato, la comunità scientifica era concentrata sul ruolo dei micronutrienti nella prevenzione di malattie da carenza, come ad esempio lo scorbuto, la pellagra, il rachitismo.

Nel tempo, la comprensione scientifica in campo nutrizionale è cresciuta, ed è diventato chiaro che i nutrienti agiscono in modi molto più ampi.

I micronutrienti possono regolare il metabolismo, l’espressione genica, influenzare lo sviluppo e la progressione di molte malattie croniche1.

Grazie alla nutrigenetica2, gli integratori naturali si evolvono e diventano funzionali alla biochimica e alla fisiologia umana, con lo scopo di favorire:

  • le reazioni enzimatiche alla base della vita e della salute fisica e mentale;
  • i processi di ottimizzazione di diversi parametri clinici (ossigeno, CPK, omocisteina, colesterolo, glicemia, acidi urici, livelli di infiammazione e altri);
  • il rinnovo e la riparazione del tessuto connettivo, una matrice proteica presente in tutti i distretti del nostro corpo. Quanto più il tessuto connettivo è in salute, tanto più ne traggono giovamento i vasi sanguigni, gli organi interni, le ossa, i denti, i tendini e le cartilagini, i muscoli, il cuoio capelluto, la pelle e le unghie.

Stress, genetica e integrazione nutrizionale funzionale

Ci sono prove scientifiche sufficienti per affermare che nelle malattie di larga diffusione sono presenti carenze nutrizionali e condizioni di stress che peggiorano lo stato di salute e la qualità di vita dei pazienti. Parliamo di condizioni di salute molto comuni, come la sindrome metabolica, il diabete tipo 2, il colesterolo elevato, la celiachia, malattie dell’intestino, probelmi alla tiroide, allergie, malattie autoimmuni, tumori.

Lo stress è un fenomeno complesso che ogni individuo tollera in modo diverso. L’esposizione ai fattori di stress (la malattia stessa è una condizione stressante) dà luogo ad una serie di risposte coordinate, dette anche “risposte da stress”.

In altre parole, si tratta di vere e proprie reazioni fisiologiche; ad esempio: alterazioni del comportamento, alterazioni delle funzioni autonome del S.N., variabilità nella secrezione di ormoni e altri cambiamenti come il ritmo del respiro, la grandezza delle pupille, la tensione muscolare, ecc.

Ognuna di queste alterazioni implica un consumo accelerato di micronutrienti a livello biochimico-cellulare. L’argomento è molto vasto, ma un accenno ad alcuni meccanismi è doveroso.

La vitamina C e l’adrenalina in situazioni di stress

I micronutrienti coinvolti nel metabolismo biochimico dello stress sono numerosi. In questa sezione ci concentriamo sulla vitamina C, tenendo presente però che la sua attività è strettamente connessa ad altri nutrienti essenziali e non, a seconda della “via biochimica” in cui partecipa.

La vitamina C svogle innumerevoli funzioni3, tra cui:

  • supporta la funzione di barriera epiteliale contro gli agenti patogeni;
  • promuove la rimozione degli ossidanti della pelle, proteggendo dallo stress ossidativo ambientale;
  • migliora nei neutrofili la chemiotassi, la fagocitosi, la generazione di specie reattive dell’ossigeno contro i microbi;
  • è necessaria per l’apoptosi e l’eliminazione dei neutrofili esauriti dai siti di infezione da parte dei macrofagi, diminuendo così la necrosi e i potenziali danni ai tessuti.

La sintesi di adrenalina, che avviene a partire dalla fenilalanina, richiede vitaminaC, B6 e rame4.

Produzione dell'adrenalina

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Quanto più proviamo tensione, paura, rabbia o stati di ansia, tanto maggiore sarà la quantità di adrenalina in circolo e con essa l’utilizzo metabolico di acido ascorbico (insieme a quello di B6 e rame, come mostra lo schema sopra riportato).

Questo meccanismo sottrae  vitamina C ad altre reazioni, tra cui la formazione di collagene per il tessuto connettivo. La vitamina C infatti è essenziale per idrossilare gli aminoacidi lisina e prolina così da formare, appunto, il collagene necessario, ad esempio, nel ricambio cellulare, nella riparazione muscolo-tendinea e nella guarigione delle ferite.

Detto questo, è chiaro che uno stato carenziale di vitamina C non dipende sempre dall’alimentazione ed è una condizione che, insieme con la deplezione di B6 e rame, può indebolire il tessuto connettivo, disturbando i sistemi vascolare, digestivo, muscoloscheletrico, neuronale5. Inoltre, ciò può anche stimolare o aggravare una patologia a cui si è predisposti.

L’adrenalina, laddove si accumula, danneggia i tessuti connettivi, tra cui l’endotelio dei vasi sanguigni6, danneggiando anche il DNA7.

Sommando gli effetti della carenza di vitamina C e dell’eccesso di adrenalina, si può comprendere perché dopo un evento traumatico aumenta il rischio di influenza, si avvertono dolori diffusi e una sensazione descritta come di “ossa rotte”.

Dopo momenti di forte rabbia o ansia, fare sport aiuta a smaltire l’adrenalina in eccesso. Ma non basta. Passata la “bufera emozionale” il nostro organismo termina di liberarsi dall’adrenalina in eccesso con una velocità che dipende della disponibilità di micronutrienti.

Meno disponibilità di micronutrienti = smaltimento lento dell’adrenalina.

Per demolire ( o “smaltire”) l’adrenalina ci vogliono ben 2 molecole di SAMe (S-Adenosil-metionina). SAMe è un donatore di metili universale, perciò è un potente “detossinante” preziosissimo per la nostra salute, indispensabile, perdipiù, anche per la produzione di neurotrasmettitori. Tuttavia, questa molecola è “costosa” da ottenere in termini di micronutrienti8.

Demolizione dell'adrenalina grazie a 2 molecole di SAMe

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Tra le innumerevoli funzioni di SAMe troviamo che partecipa al corretto tono vascolare. Se l’adrenalina non viene correttamente samltita, nel tempo gli spasmi vascolari possono diventare sbalzi pressori.

Per esser “prodotta”, la SAMe necessita della partecipazione di molteplici micronutrienti essenziali, indispensabili anche per ottenere ATP (energia immediata utilizzata nelle varie reazioni biochimiche cellulari).

Risultato: meno disponibilità di micronutrienti = scarsa disponibilità di SAMe; nel breve termine può significare: malumore, difficoltà a dormire, depressione. A volte la sola integrazione di vitamina C può ridurre uno stato depressivo9.

Ci sono diversi modi per affrontare lo stress, e un’alimentazione ” su misura”, che tenga conto di esigenze contingenti e individuali, potrebbe essere un buon punto di partenza.

Una dieta nutriente ed equilibrata svolge un ruolo molto potente nel ridurre gli effetti dello stress.

Tuttavia, i micronutrienti presenti nel cibo possono risultare inadeguati e/o insufficienti alle necessità contingenti e fisiologiche individuali.

I micronutrienti possono migliorare la funzione immunitaria, il funzionamento del cervello, favorire una corretta regolazione della pressione sanguigna e della circolazione, sostenere la demolizioni delle tossine del corpo.

Alcuni micronutrienti sono coinvolti nella regolazione ormonale, ad esempio, nel ridurre l’eccesso dei livelli di cortisolo e adrenalina.

Parliamo di sostanze come vitamina C, vitamine del gruppo B, colina, magnesio, vitamina D (che in realtà è un ormone), betaina, glicina, manganese, rame, luteina, betacarotene, lisina, prolina e altri.

Oggi più che mai, non è più possibile definire una moda il ricorso a integratori naturali per sostenere gli effetti dello stress.

Difetti enzima MTHFR in quasi la metà della popolazione

L’enzima MTHFR converte l’acido folico (vitamina B9) nella sua forma biologicamente attiva, ovvero metilata.

L’enzima MTFHR è prodotto dal gene corrispondente, di cui madre natura ci ha dotati fin dalla nascita. Prende il nome di mutazione MTHFR il difetto enzimatico o “mutazione” che rallenta la conversione dell’acido folico nella sua forma attiva, compromettendone l’assimilazione cellulare.

Le varianti genetiche MTHFR: un problema assai diffuso

Le varianti genetiche o polimorfismi del gene MTHFR sono diffuse in tutto il mondo e sono spesso la causa di disordini gravi come omocistinuria, anencefalia, spina bifida.  Perdipiù, molti studi collegano il difetto genetico a problemi di coagulazione, malattie cardiache, predisposizione al diabete, colon irritabile, ictus, ipertensione, complicazioni della gravidanza, disturbi psichiatrici, autismo e alcuni tipi di cancro.

In alcune etnie come quella ispanica e italiana, la possibilità di avere almeno una variante MTHFR raggiunge quasi il 50%. Uno studio su donne cinesi in gravidanza, ha rilevato la presenza di due varianti di MTHFR in circa 1 donna su 3.

La maggior parte delle persone con la mutazione MTHFR non ha sintomi particolari, anche se l’attività dell’enzima MTHFR può essere rallentata in modo notevole: dal 30 al 70%.

Il gene MTHFR codifica per l’enzima metilenetetraidrofolato reduttasi che converte il 5,10-metilen-tetraidrofolato nella forma di 5-metil-tetraidrofolato, una molecola indispensabile, insieme alla vitamnia B12 come cofattore, per la rimetilazione dell’omocisteina in metionina.

In altri termini, accade che l’acido folico tende ad accumularsi invece di essere convertito nella sua forma attiva e più biodisponibile, sovraccaricando l’organismo. Nei vari step biochimici del ciclo dell’ omocisteina, oltre al folato e alla B12, sono coinvolti anche la vitamina B6, la vitamina B2, la biotina, la betaina (soprattutto a livello eaptico), la vitamina C,  il selenio e lo zinco.

Avere una mutazione del gene MTHFR significa essere predisposti a una varietà di disturbi, la cui insorgenza però è facilitata dalle condizioni di vita e da come ci si alimenta. Il fegato è indubbiamente l’organo che più di altri è sottoposto a super lavoro a causa di questa mutazione, determinando una carenza di glutatione e perciò uno smaltimento rallentato delle tossine, siano esse endogene o esogene.

Data la diffusione della mutazione MTHFR, tutti gli integratori dovrebbero contenere solo le forme metilate di B12 e acido folico, rispettivamente metilcobalamina e metilfolato – Vedi integratore Vital Basic e Vital Cardio.

L’accumulo di omocisteina nel sangue, causato dalla mutazione MTHFR in C667t, aumenta il rischio di trombosi venosa. La mancata conversione di omocisteina in solfati indebolisce i tessuti connettivi dell’intero organismo (vedi immagine sottostante).

L'accumulo di omocisteina avviene quando non si può convertire in Cisteina e Solfati utili ai tessuti connettivi

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Insieme alle analisi del sangue, talvolta può essere importante effettuare anche il test genetico per la mutazione MTHFR.

Se presente una mutazione MTHFR, si può gestire l’alimentazione e l’integrazione in modo che si adatti alle condizioni individuali.

Integratori naturali 1 -Metabolismo del colesterolo e dell’omocisteina
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Integratori naturali 2 -Vitalità psicofisica benessere generale
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Integratori naturali 3 -Benessere cartilagini e connettivo
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Integratori naturali 4 -Difese immunitarie, tessuto connettivo
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Riferimenti

  1. Shils ME, Olson JA, Shike M, Ross AC, Eds.: Modern Nutrition in Health and Disease. 9th edition. Philadelphia Pa., Lea & Febiger, 1999 – Google Books
  2. https://www.sciencedirect.com/book/9780123859006/nutrigenetics#book-description
  3. Carr AC, Maggini S. Vitamin C and Immune Function. Nutrients. 2017 PMID: 29099763; PMCID: PMC5707683
  4. Amano A, Tsunoda M, Aigaki T, Maruyama N, Ishigami A. Effect of ascorbic acid deficiency on catecholamine synthesis in adrenal glands of SMP30/GNL knockout mice. Eur J Nutr. 2014 PMID: 23508458
  5. Zelfand E. Vitamin C, Pain and Opioid Use Disorder. Integr Med (Encinitas). 2020 Jun;19(3):18-29. PMID: 33132774
  6. Johansson PI, Bro-Jeppesen J et al. Sympathoadrenal activation and endothelial damage are inter correlated and predict increased mortality in patients resuscitated after out-of-hospital cardiac arrest. a post Hoc sub-study of patients from the TTM-trial. 2015 PMID: 25789868; PMCID: PMC4366381
  7. Hara MR et al. A stress response pathway regulates DNA damage through β2-adrenoreceptors and β-arrestin-1. Nature. 2011 PMID: 21857681; PMCID: PMC3628753
  8. Miller AL. The methylation, neurotransmitter, and antioxidant connections between folate and depression. Altern Med Rev. 2008 PMID: 18950248
  9. Pullar JM, Carr AC, Bozonet SM, Vissers MCM. High Vitamin C Status Is Associated with Elevated Mood in Male Tertiary Students. Antioxidants (Basel). 2018 PMID: 30012945; PMCID: PMC6071228 https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/30012945/