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Coenzima Q10 100 mg: essenziale per cuore, mente e muscoli

La progressiva rigidità delle arterie situate soprattutto in prossimità del cuore conduce ad un’elevata mortalità per infarti e malattie cardiache.

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Le arterie tendono a perdere progressivamente la loro elasticità soprattutto a causa dei depositi vascolari.

Tali depositi potrebbero inizialmente corrispondere alla necessità di una riparazione biologica dell’endotelio, il rivestimento interno del vaso.Depositi vascolari nelle arterie e carenza coenzima q10

  • presenza eccessiva di molecole che aggrediscono la parete vascolare, come glucosio e omocisteina, o di entrambe,
  • infiammazione cronica,
  • carenza sub-clinica di elementi indispensabili alla produzione di collagene (lisina, prolina e vitamina C) che interferiscono con un adeguato ricambio cellulare,
  • processi di usura localizzata.

Le arterie coronarie sono sottoposte a continuo stress meccanico da parte del cuore.

Immagina di schiacciare 100.000 volte al giorno un tubo flessibile di gomma dove scorre l’acqua: prima o poi il tubo si crepa, fino a rompersi, se non si interviene in tempo nella manutenzione e riparazione dei piccoli danni.

Per sopportare un tale e continuo livello di stress, le arterie coronarie necessitano di un apporto adeguato di nutrienti cellulari e un ridotto livello di glucosio e omocisteina nel sangue, ad ogni età e continuamente; ciò consente di mantenere forti ed elastici i legami cellulari che costituiscono il collagene delle pareti vascolari.

Malattie cardiache coenzima q10

Il fabbisogno di nutrienti cellulari, al pari di bassi livelli di omocisteina e di glucosio, è una questione vitale per le cellule e di conseguenza per l’intero organismo. Ne vale la qualità della vita in generale (mancanza di concentrazione, unghie e capelli fragili, gonfiori addominali, stanchezza, depressione, difficoltà a gestire il peso-forma ecc. ecc.), ci si ammala precocemente.

Ciò che accade alle pareti delle arterie coronarie, per contrastare le aggressioni e l’infiammazione, è  un progressivo restringimento in grado di lasciare sempre meno spazio per il fluire del sangue ai vari organi.

Se continua così, tutto ciò può portare al blocco di un’arteria, a un attacco di cuore e infine alla morte.

La risposta a tale problema potrebbe risiedere in parte nella debolezza del tessuto connettivo causata da carenza sub-clinica di Coenzima Q10, e altri nutrienti cellulari.

Nutrienti cellulari per rafforzare il cuore

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Il Coenzima Q10 (CoQ10) è un potente antiossidante, presente in molti tipi di frutta, verdure e carni la cui attività, specialmente per quanto riguarda il cuore e le arterie, viene potenziata da Vitamina E, D ed Omega3.

Studi scientifici hanno dimostrato un forte legame tra la salute del cuore e questo Coenzima, in particolare uno studio del 2004 registra un aumento significativo dell’incidenza della malattia coronarica in caso di carenza. [1]

La forte connessione tra Coenzima Q10 e salute del cuore ha spinto il Dipartimento taiwanese della Sanità a raccomandare un consumo giornaliero di 30 mg di CoQ10 al giorno.

Tuttavia i ricercatori di Taiwan si sono chiesti se questo limite fosse troppo basso, specialmente per persone già affette da problemi alle coronarie.

Coenzima Q10: quanto ne serve?
I Dosaggi ottimali secondo la ricerca [2]

I ricercatori hanno suddiviso 51 pazienti con malattia coronarica (età media 75 anni) in tre gruppi.

Il primo gruppo ha ricevuto 60 mg al giorno di Coenzima Q10. Il secondo gruppo ha ricevuto 150 mg al giorno, e il terzo ha preso un placebo. Tutti i gruppi hanno preso le loro capsule ogni giorno per tre mesi.

I partecipanti sono stati registrati in base ad età, peso, altezza, BMI e pressione sanguigna prima dell’inizio dello studio, ed è stato chiesto loro di effettuare un monitoraggio di alcuni dati dopo ogni 24 ore per controllare anche le abitudini alimentari. Inoltre hanno ricevuto analisi specifiche del sangue all’inizio dello studio, dopo quattro e otto settimane, e alla fine dello studio (12 settimane).

Al termine dei tre mesi, otto soggetti avevano abbandonato lo studio.

Dei restanti 43 partecipanti, i ricercatori hanno scoperto che, come previsto, le persone con un regime di 150 mg al giorno, avevano livelli ematici di coenzima Q10 più alti rispetto al gruppo placebo, sia dopo quattro che dopo otto settimane, con un notevole aumento nella dodicesima settimana.

Inoltre lo stesso gruppo, sia rispetto a quello placebo che a quello con una supplementazione di 60 mg, mostrava queste due ottime condizioni fisiologiche:

– livelli significativamente più bassi di malondialdeide (MDA): livelli di MDA bassi significa meno stress ossidativo;

– livelli migliori di attività antiossidante (SOD: superossido dismutasi).

I ricercatori hanno concluso: “Sembra chiaro come il coenzima Q10 svolga un effetto protettivo contro la malattia coronarica, che può essere attribuita alla sua funzione antiossidante.”

Prenditi cura del tuo cuore

Se stai cercando di prevenire le malattie cardiache o addirittura vuoi migliorare una condizione esistente, il Coenzima Q10 può essere utile, non solo per il cuore ma anche per il funzionamento del cervello e dei muscoli.

Come hanno sottolineato i ricercatori, la dose di 150 mg rispetto ai 60 mg ha significativamente diminuito la perossidazione lipidica, ed è il motivo per cui raccomandano la dose più elevata alle persone affette da malattia coronarica.

Quindi, se hai superato i 40 anni e ti preoccupi per il tuo cuore, scegli una dose maggiore.

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Riferimenti

[1] Yalcin, A et al. Coenzyme Q10 concentrations in coronary disease. Clin Biochem. 2004;37:706-9. [2] Lee, BJ et al. Coenzyme Q10 supplementation reduces oxidative stress and increase antioxidant enzyme activity in patients with coronary artery disease. Nutrition. 2011 Oct. 11. [Epub ahead of print.]

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