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Coenzima Q10: dove si trova, a cosa serve, dosaggi e forme ad alta biodisponibilità

Coenzima Q10

Il Coenzima Q10, detto anche Vitamina Q, oltre ad avere un ruolo nella produzione di ATP, una molecola che funziona come una batteria ricaricabile nel trasferimento di energia, svolge attività antiossidante.

Il suo ruolo è così importante da essere presente in alte concentrazioni nelle cellule dei nostri organi più intensamente utilizzati, compreso cuore, fegato e reni.

Il Coenzima Q10 si ricava principalmente dalle carni come manzo, pollo e maiale, ma anche dai frutti di mare. I pesci grassi di acqua fredda, come il salmone, il tonno, e la carne del fegato, sono le migliori fonti di Q10.

Viene prodotto anche dal corpo e si trova in grandi quantità nel fegato, nel cuore, nei reni e nel pancreas, ma questi livelli diminuiscono con l’età e con la presenza di malattie croniche quali malattie cardiache, morbo di Parkinson, il cancro e il diabete.

Un iniziale rialzo della pressione sanguigna può segnalare talvolta una carenza di Q10.

Il Coenzima Q10 un ruolo cruciale nella salute cardiovascolare

Gli scienziati hanno scoperto, in un certo numero di studi, come persone con malattie cardiache croniche siano carenti di Coenzima Q10 e l’integrazione, per queste popolazioni, ha dimostrato di ridurre lo stress ossidativo.

Sembra che il Q10 migliori la tolleranza allo sforzo in adulti sani, così come quelli con problemi cardiovascolari e respiratori.

Per la maggior parte degli studi umani, esaminando i vantaggi di questo coenzima, il dosaggio utilizzato va da 100 mg a 300 mg al giorno.

E’ disponibile in molteplici forme, ma la forma più studiata è chiamata ubichinone. Di seguito alcuni punti salienti dei risultati della recente ricerca sul Coenzima Q10.

Q10, Diabete e Statine

Il diabete di tipo 2 è spesso associato a obesità e colesterolo alto. Di conseguenza, molti diabetici per abbassare il Colesterolo utilizzano le statine.

Tra gli effetti collaterali che si manifestano dopo l’utilizzo di statine vi sono le aritmie cardiache e la fibrillazione atriale proprio per carenza di Q10.

Approfondimento sulle statine.

In uno studio in doppio cieco controllato con placebo e pubblicato nel numero di maggio 2009 di “Diabetes Care”, 23 soggetti con diabete, in trattamento con statine, hanno ricevuto 200 mg di Q10 al giorno per un periodo di 12 Settimane.

Gli autori dello studio hanno evidenziato dei miglioramenti a livello dei vasi sanguigni dovuti all’azione del Q10. [1]

Secondo uno Studio apparso sul numero di febbraio del 2008 “Nutrition Research”, l’integrazione, in abbinamento, di coenzima Q10 + Vitamina E, ha migliorato significativamente i livelli del controllo degli zuccheri nel sangue in animali, dimostrando effetti protettivi sul pancreas.[2]

Sindrome da affaticamento cronico

Secondo Mayo Clinic, studi recenti dimostrano che il Coenzima Q10 può migliorare i sintomi della sindrome da stanchezza cronica, anche se sono necessarie altre ricerche per una conferma decisiva.

Ad ogni modo uno studio clinico [3] rileva che può migliorare le funzioni cardiovascolari nei pazienti con insufficienza cardiaca cronica (ICC).

Sono stati arruolati 21 soggetti con ICC, suddivisi in due gruppi: per 4 settimane, uno ha ricevuto 100 mg di Q10 tre volte al giorno, l’altro un placebo.

Dopo un periodo di pausa, i gruppi hanno continuato l’integrazione per ulteriori quattro settimane. Poi, i ricercatori hanno valutato diverse misure di performance cardiovascolare (consumo e picco di ossigeno, ispessimento sistolico della parete e frazione di eiezione ventricolare).

Il Q10 ha migliorato le misure delle prestazioni tra il 12 e il 15% dei partecipanti allo studio. [3]

La dieta mediterranea integrata con Q10 riduce lo stress ossidativo.

I ricercatori hanno esaminato campioni di sangue dopo ogni dieta; risultato: la dieta mediterranea combinata con Q10 ha dimostrato di minimizzare la quantità di proteine correlate a stress ossidativo.[4]

Effetti antifatica del Coenzima Q10 durante lo sforzo fisico.

In un sondaggio su 155 persone con stanchezza persistente, il 69% ha trovato utile il trattamento con Coenzima Q10.

In questo studio, 17 soggetti sani hanno partecipato a prove di esercizio con la massima intensità in tre condizioni. In una i soggetti hanno ricevuto un supplemento placebo per otto giorni prima della prova da sforzo.

Dopo un periodo di pausa, lo stesso gruppo ha effettuato il test da sforzo dopo otto giorni di Coenzima Q10 a 100 mg al giorno.

Infine, il test è stato ripetuto dopo un altro periodo di pausa, e poi di nuovo assunzione per otto giorni con Q10 questa volta a dosaggio più alto, 300 mg al giorno.

Sulla base dei risultati ottenuti i ricercatori hanno concluso che l’integrazione con Coenzima Q10 migliora l’allenamento e riduce la sensazione di fatica sperimentata dai soggetti in studio. Gli effetti più pronunciati si sono verificati con il dosaggio di 300 mg al giorno. [5]

Caratteristiche

Il Coenzima Q10 ha attività cardio-protettiva, cito-protettiva (protezione cellulare da elementi aggressivi) e neuro-protettiva.

E’ un cofattore essenziale nella catena mitocondriale di trasporto degli elettroni, dove l’ attività è vitale per la produzione di ATP (in altre parole aiuta a produrre l‘energia necessaria al corpo per muoversi).

Q10 ha un’attività antiossidante nelle membrane dei mitocondri nelle cellule, proteggendo contro la perossidazione delle membrane lipidiche. Inoltre inibisce l’ossidazione del colesterolo LDL.

La forma attiva di antiossidante del Coenzima Q10 è l’Ubiquinolo, che viene assorbito molto più rapidamente rispetto al Q10.

Controindicazioni: nessuna nota.

Precauzioni.

Siccome può migliorare la funzione delle cellule beta del pancreas e del controllo glicemico nei diabetici di tipo II, se assumi farmaci per il diabete potresti aver bisogno di un dosaggio riadattato di volta in volta in base ai controlli.

Può abbassare la pressione, quindi attenzione se assumi medicinali per controllare la pressione. Consulta il tuo medico prima.

Reazioni avverse

Lievi sintomi gastrointestinali e rash a volte con dosi superiori a 200 mg al giorno.

Interazioni

Può diminuire l’efficacia del Warfarin. Le statine diminuiscono significativamente i livelli sierici del Q10 in quanto condivide le vie metaboliche del colesterolo stesso.

E’ frequente la comparsa di fibrillazione atriale in seguito alla somministrazione di statine.
Alcuni beta-bloccanti possono bloccare il Q10.

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Riferimenti

[1] http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19228872
[2] http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19083397
[3] Belardinelli R, et al. 2005;25(1-4):137-145
[4] Guitterez-Meriscal FM, et al. 2011 March 15
[5] Mizuno K, et al. 2008 April; 24(4): 293-299
http://it.wikipedia.org/wiki/Coenzima_Q

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