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Vitamina C, cervello, benessere mentale

Vitamina C, benessere mentale

Vitamina C, cervello, benessere mentale

L’applicazione delle vitamine nelle malattie mentali inizia con la scoperta di alcune del gruppo B nella prima metà del ventesimo secolo.

A metà degli anni ’60, un certo dottor Hawkins, presso la clinica North Nassau Mental Health Center di Manhassett (Long Island), cominciò ad applicare dosi massicce di vitamine ai suoi pazienti affetti da malattie mentali su suggerimento di un collega impegnato nel recupero degli alcolisti.

Se la carenza di alcune vitamine aveva provocato in passato comportamenti depressivi, schizofrenici e maniacali, si poteva ragionevolmente supporre che dosi massicce potevano correggere la biochimica del cervello in alcune persone con particolari esigenze.

Prima di continuare qualche chiarimento su dosaggi e fabbisogno.

Differenza tra Dose Raccomandata Giornaliera (RDA) e fabbisogno

La RDA  delle vitamine è il limite al di sotto del quale sopraggiungono certe malattie. Alcuni esempi:

– emorragie multiple nel caso di vitamina C al di sotto dei 60 mg; i sintomi dello scorbuto.

– Danni al sistema neurologico nel caso di carenza di B1 sempre al di sotto della RDA (1,4 mg). Più o meno lievi carenze  sono state associate anche depressione, alla sensazione che il pavimento si muova, manie, suoni o voci nella testa fino alla schizofrenia.

Il fabbisogno

Per dirla semplice non siamo fatti con lo stampino.

Ogni persona ha un sistema biochimico interno e un fabbisogno diversi e mutevoli negli anni della vita, ma anche nell’arco della stessa giornata, settimana o mese, come dimostrano diversi studi condotti su persone e animali.

Per esempio sappiamo che gli animali producono maggiori quantità di vitamina C in condizioni di stress.

Dando per scontato una nutrizione equilibrata e variata, a cui tutti dobbiamo mirare, il fabbisogno reale di vitamine (secondo la Medicina Ortomolecolare ed anche secondo la Medicina Cellulare) può superare anche il 200% delle RDA, dipende in larga parte dal proprio sistema biochimico interno in grado di determinare la salute mentale.

La psichiatria ortomolecolare

Poco dopo gli anni 50 e le ultime scoperte riguardanti le vitamine e la loro carenza, nacque la psichiatria ortomolecolare o terapia megavitaminica, e il Dott. Howkins, quando iniziò a praticarla, vide raddoppiarsi il tasso di guarigione rispetto alla psichiatria tradizionale.

Nel 1971, sulla rivista “Schizofrenia” il dott. Allan Cott, psichiatra infantile, spiega il trattamento megavitaminico ed anche il ruolo della Vitamina C.

L’acido ascorbico o Vitamina C è in grado di neutralizzare in parte alcune tossine prodotte dal nostro organismo

“Ci siamo accorti” – dice il dott. Cott – “che l’acido ascorbico ritarda l’ossidazione dell’adrenalina, riducendo così la produzione di adrenocromo…”. Coloro che soffrono di schizofrenia, infatti, possono risultare carenti di Vitamina C perché si combina velocemente con l’adrenocromo.

Approfondimento

L’adrenocromo, prodotto dall’organismo per ossidazione dell’adrenalina si trasformerebbe in adrenolutina, una sostanza tossica.

La riprova di ciò si può vedere nelle urine: la dose da somministrare affinché tracce di acido ascorbico possano comparire nelle urine va dai 10 ai 30 grammi.

Non esistono certezze assolute che tutte le persone affette da malattia mentale abbiano carenze di Vitamina C, e migliorino con dosi massicce – come afferma il dott. Roger J. Williams nel suo libro ” Nutrizione contro le malattie” (Pubblicazioni Pitman N.Y. 1971)- “ma i dati fin qui disponibili ci orientano fortemente verso la conclusione che l’acido ascorbico sia un anello della catena, e che garantirne un abbondante rifornimento alle cellule cerebrali è uno dei modi per contribuire a un sano funzionamento del cervello.”

L’organismo produce adrenalina per predisporci alla lotta o alla fuga.

Tuttavia, anche stati mentali particolari, come ad esempio l’ansia, il panico e situazioni di stress, fanno produrre al corpo adrenalina, che aumenterebbe dunque il fabbisogno di Vitamina C.

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Dosi massicce di Vitamina C per via orale sono sicure (come la ricerca ha più volte ampiamente dimostrato), si eliminano nell’arco di qualche ora attraverso l’urina, ma sono ottenibili solo attraverso l’assunzione di supplementi o integratori.

Secondo Il Dr. D.Snowdon, autore di diversi libri, la vitamina C è un potente antiossidante e favorisce la trasmissione di messaggi attraverso il cervello.

Adeguate quantità di vitamina C sono associate ad una riduzione del 20% del rischio di Alzheimer. Egli suggerisce da 500 – 1000 mg al giorno.

Se stai assumendo farmaci oppure vuoi approfondire rivolgiti ai medici dell’ Associazione Internazionale di Medicina Ortomolecolare.

Per contatti, info o ricerche di professionisti scrivi a info[@]comemigliorare.com

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Riferimenti

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