Osteoporosi: perdita di massa e di robustezza del tessuto osseo. Di conseguenza le ossa diventano fragili, possono essere più inclini a fratturarsi, soprattutto quelle dell’anca, della colonna vertebrale e del polso.
Per coloro che ne sono affetti, gli obiettivi principali sono: evitare le cadute, prevenire le fratture allenando la forza e l’equilibrio, attuare strategie nutrizionali in grado di mantenere un buon equilibrio del metabolismo osseo.
In questo articolo vedremo che cos’è e le cause di osteoporosi, i sintomi e come prevenirla attraverso l’alimentazione, l’attività fisica e l’integrazione.

Osteoporosi cos’è?
L’osteoporosi è la riduzione della densità minerale ossea che modifica in peggio la massa e la microstruttura delle ossa. Ciò può condurre a una diminuzione della resistenza ossea e ad un incremento del rischio di fratture.
Nelle donne in menopausa e negli uomini anziani l’osteoporosi rappresenta la principale causa di fratture.
Osteopenia e osteoporosi differenza e diagnosi
In genere il picco massimo nella densità ossea si raggionge a circa 35 anni d’età e man mano che invecchiamo è normale andare incontro – in modo asintomatico – a osteopenia, che aumenta il rischio di sviluppare osteoporosi.
Si verifica osteopenia quando i processi metabolici di demolizione del tessuto osseo avvengono più velocemente di quelli che invece lo formano. Ciò significa perdere densità ossea.
La differenza tra osteopenia e osteoporosi dipende dal livello di gravità della perdita di massa ossea. La diagnosi avviene in entrambe i casi sulla base della densiometria ossea misurata a livello della colonna vertebrale o dell’anca, attraverso la scansione DEXA (Dual Energy X-ray absorptiometry).
Viene definita osteopenia quando la densiometria ossea appare con un punteggio (T-SCORE) tra -1 e -2,5. Quando il punteggio scende al di sotto di -2,5 si tratta di osteoporosi1.
Sintomi di osteoporosi
Alcuni segnali potrebbero indicare una potenziale perdita ossea, tra cui ad esempio:
- gengive che si ritirano. Uno dei segnali che la mascella sta perdendo osso potrebbero in alcuni casi essere evidenti nello stato delle gengive, ma occorre verificare col proprio dentista.
- Forza di presa debole. Non si tratta solo di un segnale che dobbiamo allenare la forza, merita delle indagini, dato che è stato collegato a riduzione della densità minerale ossea, all’aumento del rischio di cadute2, a una maggior rischio di disturbi cardiovascolari e artrite reumatoide.
In genere l’osteoporosi è un disturbo “silenzioso” perché non si manifestano sintomi fino a quando non si rompe un osso.
Ad esempio, i sintomi di una frattura vertebrale comprendono forti dolori alla schiena, perdita di altezza o malformazioni della colonna vertebrale, come una postura chinata o ingobbita (cifosi).
Le ossa colpite da osteoporosi possono diventare così fragili che le fratture si verificano in modo spontaneo o come conseguenza di:
- cadute di entità minime, che non causerebbero una frattura in un osso sano;
- sollecitazioni normali, come un forte starnuto oppure un sollveamento o un piegamento.
Osteoporosi primaria e secondaria
Esistono due tipi di osteoporosi:
- osteoporosi primaria – comprende la perdita di massa ossea in postmenopausa, in vecchiaia e l’osteoporosi idiopatica che riguarda donne e uomini adulti e giovani;
- osteoporosi secondaria – detta anche di tipo II, è dovuta a un’altra condizione di base, come l’ipertiroidismo o la malattia di Cushing. Questo gruppo comprende la perdita ossea dovuta a condizioni specifiche, tra cui: disturbi gastrointestinali, renali, del midollo e del sistema endocrino, patologie oncologiche e come effetto collaterale dei farmaci3.
Osteoporosi fattori di rischio
Tra i fattori di rischio non modificabili, associati all’osteoporosi, vi sono l’età avanzata, il sesso, la genetica e l’etnia.
I fattori di rischio modificabili sono: un’assunzione insufficiente di proteine4, eccesso di carboidrati5e alimenti poveri di vitamine e minerali, ipovitaminosi D.67
Anche le cadute possono predisporre a osteoporosi. Tra i fattori di rischio individuali per le cadute vi sono: precedenti cadute, sarcopenia ovvero perdita muscolare, i disturbi della vista e dell’equilibrio, disturbi cognitivi, aritmia, abitudine di bere alcolici, specie in concomitanza con una terapia farmacologica (ad esempio gli anti-ipertensivi).
Osteoporosi quando preoccuparsi
Elenco di condizioni piuttosto comuni che possono contribuire al rischio di osteoporosi.
- Frattura da compressione vertebrale
- Frattura di fragilità dopo i 40 anni
- Storia familiare di frattura osteoporotica
- Sarcopenia (scarsa massa muscolare)
- Terapia con glucocorticoidi oltre i 3 mesi
- Omociesteina elevata
- Sindrome da malassorbimento
- Propensione alle cadute
- Osteopenia
- Menopausa precoce (prima dei 45 anni)
- Storia passata di ipertiroidismo
- Terapia anticonvulsivante
- Scarso apporto di minerali
- Fumare
- Oltre 3 bicchieri di alcol al giorno
- Oltre 3 caffè al giorno
- Basso indice di massa corporea
- Perdita di peso > 10% prima dei 25 anni
- Terapia cronica con eparina
- Aver subito un trapianto d’organo
Se una o più condizioni, tra quelle elencate, riguardano anche te, è bene considerare di attivarsi per: interrompere le cattive abitudini, adottare una dieta adeguata, fare un’attività fisica mirata e progettare, con l’aiuto di un professionista, una integrazione in grado favorire non solo il metabolismo osseo ma anche il microcircolo, che di fatto nutre l’osso.
Osteoporosi cause
Tra le cause di osteoporosi precoce e osteoporosi giovanile troviamo: disequilibri ormonali, omocisteina elevata, dieta ricca di carboidrati, alimenti iperglucidici e bevande analcoliche (con o senza zucchero), farmaci, contraccettivi orali.
Disequilibri ormonali
Una minore quantità di estrogeni può ridurre ulteriormente la formazione ossea e la crescita di nuovo osso. Pertanto, le donne in post-menopausa, oppure con bassi livelli di estrogeni negli anni della riproduzione, possono essere a maggior rischio di osteoporosi8.
Omocisteina Elevata
Elevati livelli di omocisteina, un composto intermedio del metabolismo cellulare, sono associati a stress ossidativo, aumento del ricambio osseo e aumento del rischio di fratture. Normalmente, l’omocisteina è un aminoacido che viene riciclato, ma alcune carenze vitaminiche, soprattutto di B12, Acido folico, B2, B6 a livello cellulare ne causano l’accumulo nel sangue.
L’omocisteina interferisce con la reticolazione del collagene e il suo impatto sull’osso può essere significativo. Negli anziani, elevati livelli di omocisteina possono aumentare il rischio di frattura dell’anca del 70%9.
Dieta e osteoporosi: quali alimenti?
Una dieta ricca di carboidrati e zuccheri ha profonde implicazioni negative sull’osso. Scopriamo perché lo zucchero, e non il sale, è il cristallo bianco che ha maggiori probabilità di essere un fattore di rischio per osteoporosi, soprattutto se consumato in eccesso.
Troppi carboidrati causano osteoporosi?
I picchi glicemici frequenti sono causa di osteoporosi, perché incrementano l’infiammazione, l’acidosi, l’iperinsulinemia, il carico di acido renale e l’escrezione urinaria di calcio e magnesio10.
L’iperglicemia è associata a una minore qualità e densità ossea11.
Inoltre, è persino possibile che il consumo di zucchero determini una diminuzione della forma attiva della vitamina D, con conseguente riduzione dell’assorbimento intestinale del calcio12.
In definitiva, la letteratura segnala che una dieta ricca in glucidi, a prescindere dal tipo di carboidrati e zuccheri ingeriti, può determinare rapidamente una carenza di magnesio, di calcio e anche di vitamina D, compromettendo il metabolismo e la salute ossea.
Osteoporosi e sale: quale relazione?
Un apporto ridotto di sodio (meno di 3 grammi al giorno) in un adulto di peso medio può ridurre l’attività degli osteoclasti (cellule essenziali per il riassorbimento e la ristrutturazione dell’osso), attraverso due meccanismi chiave131415 :
- ridotti livelli di sodio nel sangue,
- attivazione del sistema renina-angiotensina-aldosterone.
Diversi studi dimostrano che una maggiore assunzione di sale si associa a un’elevata densità minerale ossea1617.
Il mantenimento di bassi livelli di sodio nel sangue non solo è potenzialmente dannoso per la salute delle ossa, ma sembra anche aumentare il rischio di morbilità e mortalità cardiovascolare. Infatti, anche livelli normali di sodio nell’intervallo inferiore alla norma (136-138 mEq/L) aumentano significativamente il rischio di morbilità per complicazioni cardiovascolari, rispetto all’intervallo superiore alla norma (139-143 mEq/L)18.
È stato riscontrato che bassi livelli di sodio nel sangue sono l’anomalia elettrolitica più comune, e questa condizione si verifica di frequente nella popolazione anziana sia dentro che fuori l’ambiente ospedaliero19.
L’iposodiemia riduce la capacità di mantenersi in equilibrio e può quindi predisporre a cadute e lesioni in particolare negli individui più anziani, potenziando l’aumento del rischio di fratture dopo una caduta di circa quattro volte20.
Bevande analcoliche
Le bevande analcoliche più o meno ricche di zuccheri, soda, cola e caffeina compromettono l’assorbimento di calcio e ne aumentano l’escrezione con le urine, tanto da ridurne la disponibilità per il mantenimento di ossa e denti sani. Alcune stime riferiscono che tali bevande aumentano di 1.7 volte il rischio fratture21.
Farmaci che causano osteoporosi
Tra i farmaci che possono causare osteoporosi troviamo: gli inibitori di pompa protonica, i contraccettivi orali, gli antinfiammatori e gli inibitori dell’aromatasi.
Inibitori di pompa protonica (protettore gastrico)
Secondo una revisione del 201922 gli inibitori di pompa protonica (IPP) sono stati associati a un elevato rischio di fratture in 10 studi su 14 analizzati.
L’aumento della produzione di gastrina e l’ipocloridria sono i due principali meccanismi che influenzano il rimodellamento osseo, l’assorbimento dei minerali e la forza muscolare, contribuendo all’aumento del rischio di fratture tra i consumatori di IPP.
Contraccettivi orali
Siccome nel periodo che va della prima comparsa delle mestruazioni ai 30 anni d’età, si suppone avvenga il picco massimo di accumulo di calcio, l’uso di progestinici in questo arco di tempo può essere la causa di osteoporosi giovanile e grave23.
Antinfiammatori orali e inibitori dell’aromatasi
Sono stati segnalati per gli effetti dannosi sulla massa ossea, i corticosteroidi e le terapie adiuvanti con antagonisti ormonali, ovvero gli inibitori dell’aromatasi nelle donne sottoposte a intervento chirurgico per cancro al seno e gli agonisti dell’ormone di rilascio della gonadotropina (GnRH) negli uomini con cancro alla prostata24.
Cause di osteoporosi secondaria
Una condizione di osteoporosi secondaria significa che non è in relazione con l’invecchiamento tipico dell’osso, bensì dipende da altre condizioni di salute.
Disbiosi intestinale
La disbiosi intestinale può portare a infiammazione sistemica, malassorbimento di nutrienti, tra cui il calcio. Di recente, il ruolo del microbiota del tratto digestivo è divenuto oggetto di numerose indagini in relazione all’osteoporosi.
Sempre più studi segnalano che nei pazienti con osteoporosi è presente una forte correlazione tra disbiosi e diminuzione della densità ossea. Oltre alla valutazione degli indicatori infiammatori interleuchina-1 (IL-1), IL-6 e del fattore-alfa di necrosi tumorale, i ricercatori raccomandano una indagine del profilo microbico dell’intestino.
Tra le terapie che aiutano a normalizzare il microbiota del tratto digestivo nei pazienti con osteoporosi si segnalano:
Altre condizioni di salute
L’elenco delle condizioni di salute che seguono, riportato nelle linee guida 201627, sono state associate a osteoporosi.
Disturbi endocrini | Disturbi ematologici |
---|---|
Ipogonadismo Ipercortisolismo Iperparatiroidismo Ipertiroidismo Iperprolattinemia Diabete mellito di tipo 1 e 2 Acromegalia Carenza di GH | Malattie mielo- linfoproliferative Mieloma multiplo Mastocitosi sistemica Talassemia Gammopatie monoclonali Anemia falciforme Emofilia |
Effetti dei farmaci che curano l’osteoporosi
È ormai ampiamente noto che i farmaci utilizzati per curare l’osteoporosi, come bifosfonati e il denosumab solo per fare alcuni esempi, sono causa di fratture atipiche, alterando la composizione dell’osso compatto (corticale), aumentando, in soli due anni, la fragilità28 e il rischio di fratture vertebrali spontanee 29.
Oltre a indebolire la struttura ossea, i farmaci contro l’osteoporosi sono stati segnalati per altri numerosi effetti avversi, tra cui: disturbi gastrointestinali, osteonecrosi della mascella, fibrillazione atriale e aumento del rischio di cancro esofageo.
La teriparatide provoca un aumento dei livelli di cortisolo, che favorisce la perdita di massa ossea, e comporta anche un aumento del rischio di osteosarcoma nel corso della vita.30
Anche se un individuo non sperimenta nessuno degli effetti avversi causati da questi farmaci per l’osteoporosi, la loro durata massima di utilizzo raccomandata è di 3-5 anni, mentre il rimodellamento osseo è un processo che dura tutta la vita, mentre circa il 10% dello scheletro si rinnova in ogni momento31.
Come prevenire e curare l’osteoporosi
I semi di questo pernicioso disturbo vengono gettati durante l’adolescenza, quando lo scheletro è più attivo nell’assorbimento del calcio e nella costruzione di quasi tutta la massa ossea.
L’assunzione di verdure a foglia verde, ricche di minerali, calcio e vitamine del gruppo B, è fondamentale per una crescita ossea ottimale. Altrettanto lo è l’esposizione solare e l’integrazione al fine di mantenere elevati livelli di vitamina D.
Un apporto sufficiente di vitamina D, vitamina K2, calcio e magnesio, una sana funzione digestiva e un regolare esercizio fisico sono fattori chiave per ottenere una salute ottimale dello scheletro.
I migliori esercizi per prevenire osteoporosi
Nella sezione salute osteoarticolare – alla voce “Esercizi per articolazioni e ossa” – ho documentato l’importanza dell’allenamento della forza per rinforzare l’ossatura e ho descritto quali allenamenti sono più efficaci.
Come ho già spiegato, la passeggiata è del tutto inutile per le ossa. Tuttavia, se si tratta dell’attività fisica preferita e vogliamo renderla efficace al fine di migliorare la densità ossea, dobbiamo alternare esercizi ad alta intensità durante il percorso.
Ad esempio, accelerare il passo, cambiare direzione (andare all’indietro o di lato) o trovare una o due colline da superare. Durante la settimana, però è importante dedicare almeno un paio di giorni ad esercizi più intensi, alternado giornate dedicate al sollevamento pesi.
Esercizi di rafforzamento
Per aumentare la forza, è possibile lavorare con pesi liberi, usare le macchine in palestra o fare esercizi a terra. Studi recenti hanno confermato che è importante sollevare un peso sufficiente per stimolare la crescita ossea, facendo meno ripetizioni con i pesi più pesanti.
Per determinare quanto peso sollevare, questo calcolatore ti aiuterà a determinare il peso da sollevare in base al numero di ripetizioni.
Accompagna sempre agli esercizi con la respirazione e cerca di allenare le aree più soggette a fratture: la colonna vertebrale, i fianchi e i polsi. L’allenamento con i pesi è consigliato almeno due o tre volte a settimana.
Una zona che spesso richiede attenzione è quella dei muscoli estensori spinali, situati sopra la colonna vertebrale. Rafforzare tali muscoli consente di migliorare la postura e di ridurre il rischio di fratture. Ecco un semplice esercizio da eseguire per 3-5 minuti, anche solamente al mattino:

Latte, latticini e calcio
Non ci sono prove affidabili per affemare che la salute del nostro scheletro tragga beneficio dal consumo di prodotti lattiero-caseari e nemmeno dagli integratori di calcio.
Una revisione del 202032 ha segnalato l’assenza di effetti protettivi derivanti dell’assunzione di latte e latticini sul rischio di osteoporosi e frattura dell’anca, mentre “ogni ulteriore assunzione di latte di 200 grammi al giorno è stata associata a un rischio maggiore del 9% di frattura dell’anca”.
Precedenti meta-analisi hanno riportato risultati simili: nessuna evidenza di effetti protettivi del consumo di latte33 e nessun collegamento tra uno scarso consumo di latte e rischio di frattura dell’anca34.
Il latte di mucca può causare esofagite eosinofila
Attenzione! La terapia a base di inibitori di pompa protonica viene erroneamente prescritta anche nell’esofagite eosinofila, una malattia infiammatoria cronica dell’esofago. In realtà, l’esofagite eosinofila è causata da allergia alle proteine del latte di mucca. Una terapia adeguata dovrebbe prevedere una dieta priva di latticini contenenti caseine e lattosio3536.
Integratori di solo calcio
Per ciò che riguarda una integrazione per osteoporosi che prevede solo il calcio, una meta-analisi37 di studi di coorte di grandi dimensioni e studi clinici randomizzati ha rilevato che l’assunzione di calcio non influisce e non riduce il rischio di frattura nelle donne e nemmeno negli uomini.
Si è scoperto altresì che l’integrazione del calcio senza la vitamina D può addirittura aumentare il rischio di frattura.
Integrazione per osteoporosi
La sinergia di micronutrienti presenti nell’elenco che segue, si trova contenuta in un unico specifico integratore – Osteovital – consigliato dai migliori professionisti anche a pazienti con problemi di omocisteina elevata e difetti dell’enzima MTHFR.
Osteovital contiene solo micronutrienti ad elevata biodisponibilità ed è stato studiato per sostenere i fisiologici meccanismi che controllano la mineralizzazione e il metabolismo delle ossa.
La sinergia dei composti sopra elencati promuove:
- il normale metabolismo osseo,
- la protezione del tessuto connettivo osseo,
- il fisiologico rimodellamento delle strutture osteoarticolari,
- la normale sintesi di collagene.
Di seguito gli effetti sulle ossa rilevati dalla ricerca medica sui singoli composti.
Magnesio
Vitamine D3 + K2
Betacarotene
Boro
Calcio
Fosforo
Lisina
Manganese
Metil-folato
Prolina
Rame
Silicio
Vitamina B6
Vitamina C
Zinco
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