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AIDS: integrazione nutrizionale potrebbe ridurre i decessi – JAMA

La medicina ufficiale riconosce l’importanza delle vitamine nella ricerca di cure contro l’epidemia dell’ HIV e dell’ AIDS.

In tutto il mondo, sempre più gruppi di ricerca stanno seguendo la ricerca scientifica e naturopatica che è al centro del lavoro di formazione dell’Alleanza dr Rath per la Salute.

Il numero di pubblicazioni scientifiche sull’importanza dei micronutrienti nella lotta contro le malattie comuni più diffuse è in rapida crescita.

Riconoscimento al lavoro del dr Rath Research Institute

Nel novembre del 2013, la rivista medica americana “Journal of the American Medical Association (JAMA)” ha pubblicato uno studio(1) che prova come nei soggetti sieropositivi, i micronutrienti inibiscono la progressione dell’infezione e riducono il rischio di decesso per AIDS.

La rivista ” Journal of the American Medical Association ” non è una rivista qualunque.

Si colloca bensì tra gli organi più rinomati ed importanti del mondo medico.

Uno studio pubblicato su ” Journal of the American Medical Association ” forma l’opinione in tutto il mondo.

I medici e gli scienziati responsabili di questo studio – compresi centri rinomati come l’Università di Harvard, l’Università di Miami e l’Università di Johns Hopkins – non sono sospettati di corteggiare la ricerca naturopatica.

Il riconoscimento dell’importanza dei micronutrienti nel rafforzamento del sistema immunitario e nella lotta contro la sindrome da immunodeficienza AIDS, non è una coincidenza.

Indica invece che questi risultati scientifici non possono più essere ignorati.

Mentre la lobby farmaceutica continua a combattere le vitamine attraverso la medicina, i media e la politica a causa della concorrenza al business farmaceutico multimiliardario, i più saggi della classe medica stanno già prendendo le distanze da queste posizioni insostenibili.

La pubblicazione sulla rivista ” Journal of the American Medical Association ” è particolarmente esplosiva anche per il fatto che tali risultati non sono affatto nuovi.

Il ruolo dei micronutrienti nella lotta contro l’epidemia dell’AIDS è stato per anni al centro della ricerca della Fondazione per la Salute Dr.Rath in Sud Africa.

I risultati degli studi condotti su quasi un migliaio di persone infette da AIDS erano stati molto incoraggianti.

I micronutrienti erano in grado di migliorare notevolmente tutti i sintomi tipici dell’infezione AIDS(2).

Questi risultati straordinari sono già stati riportati su Rath International.(3)(4)

Data l’importanza globale di questi risultati, si è voluto pubblicarli il 6 maggio 2005 sul quotidiano più influente, il “New York Times”.

Essendo New York la sede dell’ONU, c’era l’intenzione di fare in modo che i governi di tutto il mondo venissero a conoscenza di questa svolta medica (5).

Successivamente sono stati documentati i risultati sul “Commonwealth Health Ministers Yearbook 2007”, l’annuario dei ministri della sanità del Commonwealth britannico che è stato inoltrato a più di cento governi (6).

L’importanza di questi risultati era naturalmente evidente anche alle corporazioni farmaceutiche che avevano individuato nell’epidemia dell’AIDS uno dei mercati più redditizi.

Esse hanno commercializzato i loro preparati chemio altamente tossici a milioni di persone affette da sindrome di immunodeficienza, pur sapendo che il sistema immunitario stesso sarebbe stato il primo ad essere distrutto.

Per mascherare la frode, hanno distribuito queste sostanze tossiche “chemio” sotto forma di compresse colorate e hanno dato loro il promettente nome di farmaci “Antiretrovirali (ARVs)”.

Il business delle sostanze altamente tossiche ARVs è stato fino ad oggi un business multimiliardario.

Lo status quo vuole invertire la marcia del tempo Non c’è da stupirsi che i lobbisti dell’industria farmaceutica siano ricorsi ai media e a internet per impedire la svolta della ricerca sui micronutrienti nella lotta contro la sindrome da immunodeficienza AIDS.

Vi invito a leggere ancora la pagina Wikipedia sul Dr.Rath e a riconoscere con quale impudenza i fatti sono stati capovolti.

E se siete dell’opinione che Wikipedia sia dopo tutto un’enciclopedia online indipendente e “democratica”, allora dovreste riflettere leggendo il sito.

Anche riviste specializzate come “Der Spiegel” si sono lasciate usare da una copertura unilaterale: sotto il titolo “Tragedia a Città del Capo”, la lotta naturale contro l’epidemia dell’AIDS è stata vilipesa da slogan come “con pillole e opuscoli contro il cancro e i virus”.

La risposta del dr Rath all’allora editore del “Der Spiegel”, Stefan Aust, è documentata qui.

Dopo questa campagna diffamatoria contro il lavoro del dr Rath e del suo gruppo di ricerca, ai pionieri della strategia priva di effetti collaterali, efficace e a basso costo contro l’AIDS, risulterà chiara l’importanza della pubblicazione sul quotidiano medico americano del novembre 2013.

Significa semplicemente che avevano ragione! Tutte le volte! Milioni di vite avrebbero potuto essere salvate, se le scoperte non fossero state combattute dai media e dai politici, ma fossero state sostenute.

L’unico “rimprovero” che può essere fatto è che l’approccio all’AIDS con i micronutrienti avveniva troppi anni prima del tempo.

“Ancora una volta dobbiamo renderci conto che il diritto umano alla “salute” non ci verrà dato e che dobbiamo lottare per ottenerlo contro una resistenza molto massiccia.

Responsabilità come pionieri di una nuova medicina” – dr M. Rath.

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RIFERIMENTI E FONTI

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