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Alcuni studi mostrano perché mangiare meno può aiutarti a vivere più a lungo

Perché mangiare meno può aiutarti a vivere più a lungo

Le cellule producono radicali liberi durante i processi che convertono il cibo in energia.
Al Centro di Ricerca Biomedical di Pennington i risultati delle analisi di persone non-obese, nutrite con quantità di cibo inferiori, hanno mostrato un minor danno ossidativo cellulare.

I ricercatori suggeriscono che mangiare meno calorie può rallentare il processo di invecchiamento nelle cellule e può allungare la vita. [1]

Molte persone sono consapevoli che l’eccesso di cibo può causare obesità, pressione alta, colesterolo alto e malattie cardiache, tuttavia pochi si rendono conto di come l’eccesso di calorie sia dannoso, anche quando sei in perfetta forma.

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■ Gli anziani in Giappone hanno l’abitudine di mangiare evitando di saziarsi al 100%: riescono a mantenere un piccolo margine di fame residua a pasto concluso.

In questo paese ci sono oltre 36.000 centenari.

La persona media giapponese, vive quattro anni in più rispetto alla media americana. [2]

Si può essere d’accordo o meno sullo stile di vita di un anziano giapponese, resta il fatto che qui siamo circondati da smog e tossine di ogni genere e mangiare poco non aiuta a disintossicarci ne a gestire stress, preoccupazioni e tensioni varie.

Le calorie sono una cosa, altro sono i micronutrienti in grado di svolgere funzioni di depurazione e di vitale importanza per il sistema nervoso, il sistema cardiovascolare e per tutte le cellule del nostro corpo, che, se non adeguatamente nutrite (con vitamine, minerali, oligoelementi, antiossidanti, proteine), possono renderci inspiegabilmente stanchi e compromettere a lungo andare la funzionalità degli organi, come nel caso del cuore e delle arterie.

Mangiare il giusto in modo equilibrato e vario, evitando di abbuffarsi è saggio, ma un supporto adeguato di micronutrienti, soprattutto se di origine biologica, naturale e ben bilanciato, non solo aiuta ad essere più pronti, vitali e concentrati, permettendoci di fronteggiare situazioni stressanti, tensioni e/o depressioni, ma come la ricerca ha dimostrato, aiuta anche a vivere più a lungo. ->Approfondisci

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Mentre l’apporto calorico è un fattore di longevità, molti altri fattori sono importanti, tra cui: la genetica, il sesso, l’accesso all’assistenza sanitaria, l’igiene, la qualità dell’alimentazione e l’esercizio fisico.

Tuttavia questo studio [5] suggerisce che la durata della vita è determinato per il 20-30% dai geni e per restante il 70-80% dipende dal proprio comportamento alimentare e dall’ambiente in cui siamo inseriti.

■ Presso l’Università di St. Louis i ricercatori hanno scoperto che limitare le calorie riduce la produzione di T3, un ormone tiroideo che accelera il processo di invecchiamento e rallenta il metabolismo. [3]

Se il tuo obbiettivo è perdere peso, la massa muscolare ti aiuta a velocizzare il metabolismo. Una dieta con un adeguato apporto proteico oltre ad aumentare il senso di sazietà, favorisce la costruzione dei muscoli.

■ Studiando dei topi che non hanno avuto alcuna restrizione calorica in media si è visto che vivono circa 30 mesi; tuttavia essi vivono mediamente tanto più a lungo quanto maggiore è la restrizione calorica applicata. I topi con una restrizione calorica del 65% hanno vissuto in media 53 mesi: quasi il doppio.[4]

Rimane aperta una domanda: come si fa a mangiare meno calorie?

E’ semplice! Scoprilo in questo articolo.

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2. Cause e soluzioni: alimenti, stress, integrazione, farmaci, genetica, ambiente.
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Riferimenti

[1] http://www.sciencedaily.com/releases/2007/03/070305202936.htm [2] http://www.huffingtonpost.com/dan-buettner/how-to-live-to-100—nine_b_94972.html [3] http://www.washingtonpost.com/wp-dyn/content/article/2008/07/14/AR2008071401356.html [4] http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/3958810?dopt=Abstract

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