Alcuni studi mostrano perché mangiare meno può aiutarti a vivere più a lungo
Le cellule producono radicali liberi durante i processi che convertono il cibo in energia.
Al Centro di Ricerca Biomedical di Pennington i risultati delle analisi di persone non-obese, nutrite con quantità di cibo inferiori, hanno mostrato un minor danno ossidativo cellulare.
I ricercatori suggeriscono che mangiare meno calorie può rallentare il processo di invecchiamento nelle cellule e può allungare la vita1
Molte persone sono consapevoli che l’eccesso di cibo può causare obesità, pressione alta, colesterolo alto e malattie cardiache, tuttavia pochi si rendono conto di come l’eccesso di calorie sia dannoso, anche quando sei in perfetta forma.

■ Gli anziani in Giappone hanno l’abitudine di mangiare evitando di saziarsi al 100%: riescono a mantenere un piccolo margine di fame residua a pasto concluso.
In questo paese ci sono oltre 36.000 centenari.
La persona media giapponese, vive quattro anni in più rispetto alla media americana.
Si può essere d’accordo o meno sullo stile di vita di un anziano giapponese, resta il fatto che qui siamo circondati da smog e tossine di ogni genere e mangiare poco non aiuta a i processi di disintossicazione del fegato e nemmeno a gestire gli effetti dello stress, delle preoccupazioni e le tensioni.
Le calorie sono una cosa, altro sono i micronutrienti in grado di svolgere funzioni di depurazione e di vitale importanza per il sistema nervoso, il sistema cardiovascolare e per tutte le cellule del nostro corpo.
I micronutrienti (vitamine, minerali, oligoelementi, antiossidanti, proteine) sono indispensabili per le reazioni biochimiche cellulari e un aumentato fabbisogno può renderci inspiegabilmente stanchi, compromettere a lungo andare la funzionalità degli organi, come nel caso del cuore e delle arterie.
Mangiare il giusto in modo equilibrato e vario, evitando di abbuffarsi è saggio, ma un supporto adeguato di micronutrienti, non solo aiuta ad essere più pronti, vitali e concentrati, permettendoci di fronteggiare situazioni stressanti, tensioni e/o depressioni, aiuta anche a vivere più a lungo, come spiega il doppio premio nobel L. Pauling nel suo libro.

Mentre l’apporto calorico è un fattore di longevità, molti altri fattori sono importanti, tra cui: la genetica, il sesso, l’accesso all’assistenza sanitaria, l’igiene, la qualità dell’alimentazione e l’esercizio fisico.
Tuttavia, sembra che la durata della vita sia però determinata per il 20-30% dai geni e per restante il 70-80% dipende dal proprio comportamento alimentare e dall’ambiente in cui siamo inseriti.
■ Presso l’Università di St. Louis i ricercatori hanno scoperto che limitare le calorie riduce la produzione di T3, un ormone tiroideo che accelera il processo di invecchiamento e rallenta il metabolismo2
Se il tuo obbiettivo è perdere peso, la massa muscolare ti aiuta a velocizzare il metabolismo. Una dieta con un adeguato apporto proteico oltre ad aumentare il senso di sazietà, favorisce la costruzione dei muscoli.
■ Studiando dei topi che non hanno avuto alcuna restrizione calorica in media si è visto che vivono circa 30 mesi; tuttavia essi vivono mediamente tanto più a lungo quanto maggiore è la restrizione calorica applicata. I topi con una restrizione calorica del 65% hanno vissuto in media 53 mesi: quasi il doppio3
Rimane aperta una domanda: come si fa a mangiare meno calorie?
Una tecnica potrebbe essere quella di pasteggiare solo dalle 9:00 alle 15:00. Oppure potresti provare ad ingannare i tuoi sensi. Scopri come farlo in questo articolo.
Riferimenti
- How Eating Less Might Make You Live Longer. Sciencedaily.com
- Washington University in St. Louis
- http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/3958810?dopt=Abstract