L’anice verde è una pianta aromatica dal sapore simile alla liquirizia, utilizzata in fitoterapia, nella preparazione di tisane e decotti, in cucina per insaporire pietanze, bevande, dessert e nell’industria alimentare.
Le proprietà dell’anice sono molteplici sono note fin dall’antichità nelle medicinie tradizionali cinese, ayurvedica e iraniana.
Le parti più utilizzate sono i frutti (chiamati erroneamente semi), che, come vedremo, esplicano molteplici blandi effetti lenitivi a livello digestivo, respiratorio, urinario e ormonale.

Principali caratteristiche e proprietà dell’anice verde
L’anice (Pimpinella anisum L.) è una pianta annuale appartenente alla famiglia delle Ombrellifere, che raggiunge un’altezza di circa 60 cm. Fiorisce a metà estate e verso la fine della stagione i suoi frutti maturi vengono raccolti e fatti essiccare.
Originaria della regione mediterranea orientale e dell’Asia occidentale, viene coltivato in diversi luoghi, tra cui Cina, Giappone, Sud America, Africa settentrionale ed Europa meridionale. Data la diversità della sua provenienza alcuni ricercatori sottolinano che sono necessari ulteriori studi per stabilire con esattezza il contenuto e quindi le sue proprietà più specifiche.
Diversi ricercatori hanno condotto studi approfonditi sulla Pimpinella anisum L., esplorando un ampio spettro delle sue azioni farmacologiche in vitro, in vivo e in studi clinici. I dati raccolti dalle revisioni di questi studi indicano che questa pianta è stata ampiamente utilizzata come digestivo, diuretico, emmenagogo, analgesico, antibatterico, antimicotico, antinfiammatorio, antiossidante, ipoglicemizzante, ipolipemizzante, galattagogo, carminativo e per trattare disturbi neurologici12.
È stato inoltre dimostrato che la maggior parte delle proprietà terapeutiche dei semi di anice sono dovute alla presenza dell’anetolo, il principale componente bioattivo dell’olio essenziale.
Come utilizzare l’anice verde: té, polvere, soluzioni acquose, infuso
I semi di anice nelle tradizioni trovano impiego come analgesico per l’emicrania, per alleviare alcuni disturbi digestivi e come disinfettante. Nella medicina popolare è noto per favorire le mestruazioni, la secrezione di urina e il sudore, ma anche il parto e la produzione del latte materno3.
L’anice aiuta la digestione, combatte acidità di stomaco e gastrite
Per l’acidità di stomaco: mescolare 50g di semi di anice in polvere, 50g di carbone di tiglio in polvere e 3-5g di stevia in un recipiente. Di questa miscela ne basta un cucchiaino da caffè da assumere con un’ostia dopo i pasti4.
Meteorismo: preparare un infuso versando 30 g di semi in un litro di acqua calda. Quando il liquido è tiepido, filtrare e bere una tazza dopo i pasti5.
Un tè all’anice leggero può calmare le coliche nei bambini e potrebbe altresì essere utile come espettorante, per calmare le infezioni respiratorie superiori e l’asma bronchiale, ma occorrono maggiori studi in questo ambito.
Ulcera gastrica: la sospensione acquosa ha mostrato di inibire in modo significativo il danno alla mucosa gastrica in esperimenti murini, confermando l’effetto attraverso l’esame istologico6.
Alleviare i sintomi della menopausa con l’anice
Alcuni costituenti chimici isolati – dianetolo e fotoanetolo – hanno un’azione simile all’ormone femminile estrogeno 7.
Benché l’azione estrogena dell’anice sia piuttosto blanda, può comunque alleviare i sintomi della menopausa. Tuttavia, a causa di questi costituenti é sconsigliato durante le terapie oncologiche.
In uno studio clinico in doppio cieco, nel gruppo di donne in postmenopausa che ha ricevuto tre capsule di estratto di anice (330 milligrammi per capsula) per quattro settimane, la riduzione della frequenze e dell’intensità delle vampate è stata significativa rispetto al placebo, mantenendosi per altre 4 settimane dopo la fine dello studio8.
Anice e sindrome premestruale
I frutti di questa pianta sono un rimedio noto da secoli, utilizzato per dare sollievo nei disturbi tipici delle donne, come la leucorrea, pertanto è stato esaminato nel contesto della sindrome premestruale.
Melissa, anice e rosa damascena per l’ansia e la depressione nell’IBS
L’integrazione combinata di melissa, anice e rosa damascena può ridurre i sintomi dell’ansia e della depressione nelle persone soggette a sindrome dell’intestino irritabile (IBS) con prevalenza di costipazione.
Controindicazioni ed effetti avversi dell’anice
Nonostante i molteplici benefici dell’anice, un uso eccessivo può causare alcuni effetti collaterali gastrointestinali e convulsioni. In soggetti predisposti a reazioni allergiche è necessario evitare tutte le piante della stessa famiglia: finocchio, aneto, prezzemolo e sedano.
Può ridurre gli effetti del paracetamolo e della caffeina9.
Le sue proprietà estrogeno-mimetiche possono esacerbare eventuali sintomi di sensibilità agli ormoni. Il suo effetto è simile a quello degli ormoni estrogeni, per cui è vietato alle donne in gravidanza perché aumenta le contrazioni uterine.
Il tè all’anice può interagire negativamente con alcuni farmaci utilizzati per regolare o modificare gli ormoni nell’organismo.