I 5 elementi e le emozioni

I cinque elementi, o meglio movimenti, sono una teoria cardine della filosofia Taoista cinese e delle medicine energetiche che ne derivano, MTC e simili… Sono delle categorie con cui leggere la realtà in un dato ordine spazio temporale, una realtà vivente e perciò dinamica e in continua trasformazione ed evoluzione:

“Legno, Fuoco, Terra, Metallo e Acqua sono gli emblemi di cinque fasi specifiche con cui viene analizzata l’unità del movimento vitale”.

Cinque momenti del tempo che scorre.

Ogni categoria del vivente può essere analizzata secondo questo modello, anche e soprattutto per poter raggiungere un raffinato intervento terapeutico.

I cinque movimenti, possono essere visti anche come Archetipi energetici, ai quali può essere ricondotta ogni espressione del creato per analogia e risonanza, essi sono: Legno, Fuoco, Terra, Metallo e Acqua.

Per intendersi, al Legno si associano l’Est, la primavera, l’alba, il regno vegetale, il colore verde e così via…Nel corpo umano, microcosmo di rara bellezza, ritroviamo le stesse immagini espresse in orbite funzionali, a loro volta composte principalmente da organi – in cinese Zang – visceri ed emozioni.

Se i cinque organi non sono tranquilli, gli Spiriti – Shen – non sono in pace, non si ha completo possesso di sé, delle proprie azioni e delle proprie reazioni.

Al Legno e al Fegato competono lo slancio vitale e la gentilezza; quando si perde il controllo del movimento energetico, si genera la collera.

La collera è una pressione accumulata che, esplodendo, spinge verso l’alto sangue e soffi. Genera dispersione d’energia preziosa che salendo, annebbia la vista.

Un eccesso di controllo, per contro, ne perverte la direzione; se trattenuta, si annida nell’organo generando blocchi e condensando l’energia fino a trasformarla in materia. La collera non espressa diventa rabbia che, silenziosa, cova e corrode.

La collera del cielo è il vento.

La gioia è del Cuore (Fuoco) se in eccesso lo danneggia . Il cuore è il sovrano imperatore, garante dell’unità e dell’esistenza della persona.

Quando il padrone diffonde la sua luce, i sudditi sono tranquilli. (Suwen cap.81)

Gli Spiriti vengono dal Cielo e non accettano di dimorare nell’uomo se il suo cuore non è sereno e vuoto come il Cielo stesso.

Centrarsi e concentrarsi preservano il cuore, grande per natura e disposto a prendere in carico tutto ciò che esiste.

Ne derivano vivacità e facilità nella circolazione del sangue (e dei soffi), dunque una gioia che è data dalla percezione dell’armonia che regna: “quando il cuore è sano, ben difeso e ben servito, gli spiriti si diffondono a loro piacimento.”

Pensieri e preoccupazioni, sono l’aspetto degenerato della funzione fisiologica della Milza ( Terra ) che è quella di pensare e di riflettere. La perversione è dunque un pensiero che muta in rimugino, apprensione, in preoccupazione e poi in ossessione.

Questa è una sofferenza che, se si somma agli altri sentimenti, crea pesantezza e ristagno e può degenerare in depressione: la terra che si trasforma in palude, dove le acque stagnanti prendono il posto del libero e lieto scorrere dei torrenti.

La tristezza, in cinese Bei, è l’ideogramma che descrive l’opposizione di una persona a se stessa, lo scontro intimo tra sé e sé in balia della contraddizione.

Questa lotta intestina e sterile, sfinisce l’essere, infatti le malattie del polmone sfibrano e rendono molto debole la persona; l’opposizione a se stessi recide la voglia di vivere, ecco allora la debolezza e la desolazione.

Melanconico come un metallo (Polmone). Chi è nato in un anno di Metallo, conosce intimamente questo sentimento, anche nelle epoche migliori!

Il Polmone è “il signore dei soffi”: nell’organismo, dirige e ritma la respirazione e la circolazione dell’energia, grazie alla pelle, definisce e controlla il confine, il senso del limite.

Dai Reni, l’Acqua in noi, sgorga il tendere verso un fine, che è non solo arrivare all’oceano, ma è soprattutto il tornare, come nuvole, al Cielo, all’origine.

Un rene saldo gestisce il volere, il voler vivere, che è determinazione, forza d’animo, carattere, plasticità, fedeltà.

La paura è il sentimento che riflette l’interruzione della comunicazione e dello scambio benefico tra alto e basso, tra Cielo e Terra, tra Cuore e Reni.

Acqua e Fuoco perdono la loro capacità di alimentarsi e controllarsi l’un l’altro; l’asse verticale dell’essere umano si incrina. Ecco allora l’insicurezza, l’essere inchiodati sul posto, rigidi e freddi, esitanti.

La Via del Tao è nell’unità e gli Spiriti imprimono un movimento di rotazione senza mai tornare indietro. Se essi tornassero indietro non assicurerebbero più le rotazioni e sarebbe la perdita del meccanismo della vita. (SuWen cap. 151)

A cura di Mara Ciaschini Piot

  1. Il Suwen, o Domande semplici e il Lingshu o Perno spirituale, fanno parte dello “Huangdi Neijing – Le domande semplici dell’Imperatore Giallo”. Questi testi, che raccolgono tutto il sapere medico conosciuto nell’antichità, furono redatti nella forma attuale nel II secolo a.C., dopo un lungo periodo di trasmissione orale. In Italiano edito da Edizioni Mediterranee. ↩︎

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