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Farmaci per la pressione che fanno ingrassare e possibili alternative

Nell’ipertensione essenziale il ricorso ai farmaci molto spesso avviene senza aver individuato con chiarezza le cause sottostanti.

Il farmaco riporta rapidamente la pressione del sangue ai valori normali, favorendo però l’insorgenza di nuovi sintomi, tra cui l’aumento di peso.

Farmaci per la pressione che fanno ingrassare

Per trattare i meccanismi di fondo che conducono all’ipertensione essenziale sono necessari più approcci congiunti:

  • correggere l’alimentazione,
  • integrazione funzionale,
  • modifiche allo stile di vita, sport, relax, respirazione.

Quali sono i farmaci per l’ipertensione: nomi commerciali

Antagonisti del recettore per l’angiotensina II

  • Losartan (Forzaar®, Lortaan®, Losaprex®, Losazid®)
  • Valsartan (Combisartan®, Cotareg®, Tareg®, Valpression®)
  • Candesartan (Blopress®, Ratacand®)
  • Eprosartan (Tiartan®)
  • Irbesartan (Aprovel®, Coaprovel®, Karvea®, Karvezide®)
  • Olmesartan (Olpress®, Olprezide®)
  • Telmisartan (Micardis®, Pritor®)

Calcio antagonisti

Elenco farmaci calcio antagonisti

  • nicardipina (Perdipina®)
  • amlodipina (Norvasc®)
  • nifedipina (Adalat®, Adalat Crono®)

Farmaci utilizzati nelle aritmie e angina pectoris

  • verapamil (Isoptin®)
  • gallopamil (Algocor®)
  • diltiazem (Dilzene®, Tildiem®, Altiazem®)

ACE-inibitori

Inibitori enzima di conversione dell’angiotensina.

  • Captopril (Capoten®)
  • Enalapril (Enapren®)
  • Lisinopril (Zestril®, Zestoretic®)
  • Ramipril (Triatec®)
  • Perindopril (Procaptan®)
  • Quinapril (Quinazil®)
  • Fosinopril (Fosicombit®)
  • Benazepril (Cibadrex®)

Diuretici

Elenco farmaci Diuretici tiazidici

  • Idroclorotiazide (Esidrex®)
  • Coaprovel®, contiene irbesartan e idroclorotiazide)
  • Clortalidone (Igroton®)
  • Metolazone (Zaroxolyn®)

Farmaci Betabloccanti

Tutti nomi delle molecole dei farmaci β-bloccanti terminano con il suffisso “- lolo”.

Bisoprololo (Concor®, Congescor®, Cardicor®, Sequacor®)
Sotalolo
Atenololo (Tenormin®)
Acebutololo (Secral®)
Metoprololo (Lopresor®, Seloken®)
Esmololo (Brevibloc®)
Metoprololo (Lopresor®, Seloken®)
Celiprololo (Cordiax®)
Betaxololo (Betoptic®)
Carvedilolo (Dilatrend®)
Labetalolo (Trandate®)
Propranololo (Inderal®)
Pindololo (Visken®)
Nadololo (Nadololo®)

Come funziona l’aumento di peso nei farmaci per la pressione

I diuretici sono associati a modeste perdite di peso di 0,4-2,7 kg, mentre gli ACE inibitori nel complesso sembrano avere un effetto neutro in termini di peso (8).

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I farmaci antagonisti dei canali del calcio possono causare edema periferico, ridistribuendo l’acqua del corpo nello spazio extravascolare, ma di solito non causano aumento di peso.
I due calcio-antagonisti più comunemente usati, l’amlodipina (da -0,7 a +0,8 kg) e il diltiazem (da -0,1 a +1,2 kg), sembrano condurre in media a variazioni di peso inferiori a 1,5 kg (8).

Tra i bloccanti del recettore dell’angiotensina II, abbiamo il telmisartan (da -2,1 a +0,2 kg) e il losartan (da -4,2 a -0,1 kg) che sono associati a perdita di peso. Olmesartan (da -0,5 a +0,3 kg) e irbesartan (da -1,0 a + 0,2 kg) sono considerati di effetto neutro, il valsartan (da +0,6 a +2,4 kg) può essere associato a modesti aumenti di peso (8).

I beta-bloccanti hanno l’effetto peggiore sull’aumento di peso tanto che sono stati oggetto di alcune indagini approfondite.

Come i Farmaci beta-bloccanti inducono l’aumento di peso

I farmaci beta-bloccanti vengono utilizzati non solo come antipertensivi ma anche nella terapia dell’insufficienza cardiaca e nell’aritmia.
Oltre al loro effetto farmacologico principale, i beta-bloccanti fanno aumentare di peso soprattutto nei primi mesi di trattamento, seguiti da una fase di stallo.

Questo effetto potrebbe dipendere da una duplice azione collaterale (1):

  • inibizione della lipolisi (mancata demolizione dei lipidi negli adipociti) indotta da catecolamine,
  • diminuzione del dispendio energetico a riposo.

Questi effetti sono stati confermati in studi clinici.

Una indagine (2) sui farmaci antipertensivi, in cui sono stati coinvolti oltre 11.400 adulti australiani, affetti da ipertensione arteriosa e / o diabete, ha scoperto che le persone in trattamento con beta-bloccanti avevano un giro vita più largo e una media di 11/25 chili di sovrappeso.

Ma non finisce qui, perché i ricercatori, guidati dal dottor Paul Lee del St. Vincent Hospital di Sydney, hanno eseguito dei test dopo i pasti utilizzando un calorimetro su 30 pazienti ipertesi.

Risultato:
le persone in cura con beta-bloccanti in generale bruciano meno calorie e grassi.

Alternative per ridurre la pressione senza farmaci e senza aumentare di peso

L’ipertensione è solo un sintomo di una situazione metabolica più complessa che deve essere affrontata, senza per questo negare i benefici del trattamento diretto del sintomo, quando necessario.

I limiti dei farmaci hanno spinto la medicina a trasformarsi in medicina bio-integrata, funzionale o proattiva, per stabilire un approccio multi-sfaccettato, in grado di comprendere la cura dell’alimentazione, lo stile di vita e la nutraceutica. Approfondimento.

Alimentazione

Il passo più importante per controllare lo sviluppo e la progressione dell’ipertensione è contenere i picchi glicemici attraverso una dieta low carb oppure utilizzando l’inversione dei macronutrienti. Infatti, uno degli ormoni che nella maggior parte dei casi si può controllare attraverso l’alimentazione è l’insulina.

L’insulina interviene dopo i pasti per far entrare il glucosio nelle cellule. Ma la sua azione non finisce qui.

L’insulina, quando è elevata in modo eccessivo, partecipa allo sviluppo graduale dell’ipertensione (9), perché stimola:

  • l’ipertrofia di alcuni vasi sanguigni,
  • il sistema nervoso simpatico (incentiva la sintesi di adrenalina e cortisolo),
  • il riassorbimento renale del sodio.

I picchi insulinici troppo frequenti e incontrollati, anche in individui sani, sono in grado di:

  • impedire la degradazione delle goccioline lipidiche che si accumulano negli adipociti (tendenza ad ingrassare e difficoltà a dimagrire),
  • promuovere fattori che aumentano l’infiammazione, i depositi vascolari e il cancro (Pollak M 2008).

Nutraceutici per ridurre i farmaci antipertensivi: nuove prospettive

I nutraceutici sono componenti alimentari naturali con proprietà farmacologiche.

La ricerca scientifica suggerisce che possono avere effetti antiossidanti terapeutici utili a ridurre l’ipertensione e più in generale i rischi cardiovascolari modulando lo stress ossidativo, l’iperattività del sistema renino-angiotensina, l’infiammazione, l’iperlipidemia e la resistenza vascolare.

Grassi Omega-3

Omegavit
Omega-3 Epa DHA elevato assorbimentoOmega-3 EPA DHA Scopri di più

Gli acidi grassi Omega-3 EPA e DHA aiutano a ridurre la pressione sanguigna, secondo una recente meta-analisi pubblicata sull’American Journal of Hypertension (3).

I ricercatori hanno messo in comune i dati di 70 studi clinici randomizzati (RCT) che esaminano l’effetto dell’EPA e del DHA, derivati da frutti di mare e da integratori, in adulti con e senza pressione alta.

L’efficacia degli acidi grassi Omega-3 è stata pari o superiore ai cambiamenti dello stile di vita come l’esercizio fisico, la riduzione del sale o la limitazione dell’alcol.

L’analisi ha rilevato una diminuzione media della pressione di 4,51 mm/Hg (sistolica) e di 3,05 mm/Hg (diastolica) nei partecipanti che hanno ricevuto Omega-3, rispetto al gruppo placebo.

“Quando si misura la pressione sanguigna, anche piccole riduzioni possono avere un impatto clinico significativo”, ha commentato Dominik D. Alexander, PhD, MSPH, autore senior della meta-analisi.

L’esercizio e la combustione di calorie risultano più difficili per le persone che fanno uso di beta-bloccanti, quindi, stare a dieta e fare movimento potrebbero essere approcci insufficienti, benché importanti.

Vitamina C

Vital C + OPC
Vitamina C con Estratto di Semi d’UvaVital C + OPC Scopri di più

L’effetto della vitamina C sulla pressione sanguigna è stata rilevata in molti studi clinici (4).

Uno studio (6) durato 6 mesi, forse uno tra i più lunghi, in conformità con precedenti pubblicazioni, mostra che l’integrazione di vitamina C riduce la pressione sanguigna nei pazienti ipertesi.

Durante lo studio i pazienti sono passati attraverso una fase di stallo, ma non hanno avuto picchi di ipertensione.

I ricercatori sono riusciti a identificare un effetto dose-risposta della vitamina C, scoprendo che qualsiasi assunzione di vitamina C inferiore ai 500 mg non ha alcun beneficio terapeutico.

Una revisione del 2020 (5), esaminando molteplici studi è giunta alla conclusione che la vitamina C è utile nell’ipertensione essenziale.

Integratore con vitamina C, Arginina, Citrullina

Previt è un integratore specifico con Arginina, Citrullina, Vitamina C e foglie d’Olivo sostiene il naturale rilassamento della muscolatura liscia e favorisce la produzione sponatanea di ossido nitrico.

Previt
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Integratore funzionale naturale per il cuore e il sistema cardiovascolare

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Una associazione sinergica di nutraceutici, è stata clinicamente testata per una durata di 4 mesi.

Durante lo studio (7) i valori della pressione sistolica (la “massima”) sono passati da 167 a 142, mentre quelli della diastolica (la “minima”) da 97 a 83.

Per tutti i pazienti arruolati, la dieta e lo stile di vita sono rimasti pressoché invariati, mentre il farmaco è stato ridotto dopo che i valori si sono stabilizzati.

Questo studio dimostra che, talvolta, potrebbe non bastare correggere l’alimentazione e lo stile di vita se l’obbiettivo è quello di ridurre il farmaco per l’ipertensione. Affiancare specifiche sinergie di nutrienti può fare la differenza come nel caso di Previt e Vital Cardio.

Naturalmente è bene tener conto che i tempi di reazione ad una integrazione funzionale di nutraceutici si misurano in mesi e cambiano da persona a persona.

Un risultato stabile potrebbe richiedere di mantenere un certo impegno su più fronti: alimentazione, integrazione funzionale specifica, riduzione dello stress, imparare tecniche di respirazione, movimento.

Il medico, monitorando i miglioramenti effettivamente ottenuti, potrà guidare il paziente nella riduzione graduale dei farmaci.

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2 Risposte a “Farmaci per la pressione che fanno ingrassare e possibili alternative

  • Rosetta Benedet
    10 mesi fa

    Per esperienza personale, i betabloccanti mi hanno fatto aumentare di peso e sono interessata ai nutraceutici presentati in questa presentazione.

    • Monica
      10 mesi fa

      Grazie Rosetta per aver condiviso la tua esperienza.

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