Salute cardiovascolare: interventi non farmacologici comprovati. Parliamo di alimentazione, attività motorie suddivise per esigenza, integrazione nutrizionale mirata. In altre parole, tutto ciò che può prevenire l’insorgere e il peggiorare dei disturbi cardiovascolari.
Un articolo informativo per comprendere altresì come salvaguardare l’integrità delle pareti vascolari a partire dall’endotelio – il rivestimento interno – e come mantenere l’elasticità della muscolatura liscia dei vasi sanguigni.
Disturbi della salute cardiovascolare
- Anemia e carenza di ferro
- Aritmia cardiaca
- Arteriopatia periferica
- Aterosclerosi
- Cardiopatia ischemica
- Colesterolo trigliceridi
- Ictus, ischemia cerebrale
- Insufficienza cardiaca
- Insufficienza venosa
- Ipertensione
- Omocisteina elevata
- Sindrome metabolica
- Vene varicose
Domande frequenti sulla salute cardiovascolare
Flessioni per la salute cardiovascolare
Uno studio pubblicato nel 2019 sulla rivista Jama23, dopo 10 anni di monitoraggio, riferisce che i partecipanti in grado di eseguire più di 40 flessioni avevano una riduzione significativa del rischio di eventi cardiovascolari rispetto a coloro che ne facevano meno di 10.
I 3 nemici della salute cardiovascolare
Il colesterolo non è la causa principale delle malattie cardiache. La causa primaria dell’infarto del miocardio e dell’ictus è rappresentata dalla formazione di coaguli e dall’ateroma che provoca trombosi.
In condizioni normali, in assenza di ateroma in fase avanzata e di fattori genetici che disturbano la normale coagulazione, non possono avvenire ictus e infarti.
Dunque, cosa stimola la formazione di ateromi? La formazione di depositi vascolari richiede tempi molto lunghi, dai 30 ai 50 anni, in genere. I tempi si accorciano in tutti i casi di glicemia elevata, omocisteina elevata e ipertensione, come vedremo tra poco.
La sintesi di colesterolo, invece, risponde alle necessità di sopravvivenza dell’organismo e non a caso viene regolata dall’interno per l’80%. Val la pena ricordare che tra le molteplici funzioni chiave del colesterolo (approfondimento sul colesterolo alto e trigliceridi) vi sono anche le seguenti:
- regolazione dell’immunità innata e protezione dalle infezioni24;
- mantenimento e riparazione muscolare25, come ben sanno culturisti e atleti d’elite.
Iperglicemia, omocisteina, ipertensione: quale ruolo?
Non ci sono dubbi che questi tre fattori da soli siano in grado di danneggiare l’intero sistema vascolare, organi compresi.
In sintesi
Sia l’omocisteina che il glucosio, quando sono in eccesso, sono correlati a danni che si manifestano, in modo sistematico, su tutto il complesso sistema di vasi sanguigni, ammalando in breve tempo gli organi e tutto l’organismo.
La gravità di tali situazioni è molto superiore a quella dell’ipercolesterolemia, al punto che alcuni ricercatori hanno sottolineato l’urgenza di modificare le linee guida dietetiche con raccomandazioni volte a ridurre alimenti iperglucidici piuttosto che i grassi saturi28.
La prevenzione di eventi cardiovascolari si basa principalmente sullo stile di vita e l’alimentazione, sulla lotta al tabagismo, sull’integrazione nutrizionale specifica per sostenere il metabolismo dell’omocisteina, nonchè sui farmaci ipotensivi quando servono.
Invece, abbassare il colesterolo è una pratica inefficace. Abbiamo già visto in un precedente articolo sugli effetti collaterali delle statine, che i benefici reali sono talmente minimi che devono essere ingigantiti dalle modalità di calcolo statistico per poter reggere il confronto, almeno in apparenza, con altri interventi, come l’alimentazione, lo sport e l’integrazione funzionale alla biochimica e alla fisiologia dell’individuo. Ancor meno benefici mostrano le nuove terapie a base di anticorpi monoclonali.
Fattori di rischio cardiovascolare
Tra i principali fattori che, protratti nel tempo, possono ridurre la salute cardiovascolare troviamo:
- un’alimentazione che tende a mantenere il livello glicemico elevato per la maggior parte della giornata, causando ritenzione idrica, squilibrio ormonale, disbiosi, infiammazione di basso grado.
- L’eccesso di alimenti iperglucidici che aumenta il fabbisogno di micronutrienti, riduce le difese immunitarie, mentre incrementa l’infiammazione, i radicali liberi e l’ossidazione dei lipidi che possono danneggiare le pareti vascolari.
- Presenza di olii di semi nella dieta ed eccesso di frutta secca che aumentano l’apporto di acidi grassi omega-6 proinfiammatori rispetto agli omega-3 antinfiammatori.
- Necessità di una nutrizione adeguata abbinata a micronutrienti selezionati per il corredo genetico dell’individuo e le sue esigenze specifiche. Ad esempio, la (➔ scopri che cos’è un enzima) interessa dal 24 al 40% della popolazione europea29 e i più colpiti sono ispanici e italiani30. Tra le situazioni che aumentano il fabbisogno di micronutrienti vi sono anche: invecchiamento, stress lavorativi, tensioni nei rapporti interpersonali, preoccupazione continua, emozioni non correttamente gestite.
- Il tabagismo.
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Il mio compito è ricercare le informazioni e i rimedi che meglio si adattano alla tua condizione e che possono migliorare la tolleranza e la risposta ai farmaci che stai utilizzando. Ti fornirò tutto ciò che ti serve per discuterne con il tuo medico di fiducia.
È stato dimostrato scientificamente31 che l’aggiunta di un approccio naturopatico alle cure tradizionali può effettivamente ridurre il rischio cardiovascolare anche nei soggetti più esposti.
Parliamone insieme, senza impegno.
Fonti e riferimenti scientifici
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