Diabete tipo 2: test clinico con nutraceutici
In tutto il mondo ci sono più di 200 milioni di persone affette da diabete mentre in Italia sono circa il 7% della popolazione, pari a quasi 4 milioni di persone (fonte: Adnkronos Salute).
Il diabete è caratterizzato da un’alta concentrazione di zucchero (glucosio) nel sangue, come risultato di una insufficiente produzione di insulina o di una compromessa risposta cellulare.
Molta ricerca scientifica si concentra sullo studio di una insulina “intelligente”, sugli antiossidanti presenti nei polifenoli contenuti in caffè, tè, cioccolato amaro, che sembrano attivi sia nel diabete tipo 2 che nelle dislipidemie.
Di fatto si punta ancora molto sull’insulina e sulla ricerca di nuovi brevetti, quando meriterebbero più attenzione la prevenzione e la ricerca di metodiche volte a ridurre l’assunzione di farmaci e a migliorare la qualità della vita di chi soffre di questo problema.
La ricerca indipendente dalle case farmaceutiche tenta di aprire nuove strade:
- indaga alcuni punti chiave che hanno in comune la maggior parte dei casi di diabete,
- conduce test clinici utilizzando formule nutraceutiche prive di effetti collaterali, frutto della ricerca, sia come coadiuvanti che come prevenzione.
Le conseguenze più gravi del diabete tipo 2: i problemi cardiocircolatori
Il diabete aumenta in modo significativo la probabilità di sviluppare depositi aterosclerotici che, ostruendo i vasi sanguigni, aumentano il rischio di attacchi di cuore, problemi renali, di amputazione dei piedi, cecità, ecc.
Secondo alcuni autori (1), la ragione principale per cui si svilupperebbe il diabete dell’adulto (tipo II) è un deficit a lungo termine di specifici micronutrienti cellulari nelle milioni di cellule che costituiscono il pancreas (l’organo che produce l’insulina), il fegato e le pareti dei vasi sanguigni.
Questo concetto è stato testato in uno studio clinico pilota in pazienti affetti da diabete di tipo II (1).
Scopo dello studio
Verificare l’efficacia di una combinazione specifica di nutraceutici sui livelli di glucosio ematico nel diabete di Tipo II.
Lo studio clinico pilota ha coinvolto per 6 mesi 10 pazienti diabetici, che hanno ricevuto un programma di integrazione funzionale formulato da precise quantità e tipologie di vitamine, aminoacidi, antiossidanti e minerali.
Sono stati eseguiti gli esami del sangue per misurare l’effetto di questa sinergia di nutrienti sui livelli di glucosio e sui livelli di C-HbA1c (indicatore di possibili danni ai globuli rossi da parte del glucosio), con cadenza regolare:
- prima di usare il programma di micronutrienti,
- dopo due mesi, dopo quattro mesi,
- dopo sei mesi di utilizzo.
Risultati dello studio
Dopo 6 mesi di somministrazione del programma a base di micronutrienti cellulari c’è stata una diminuzione nel livello di zucchero nel sangue del 23%, passando da una media di 155mg/dl all’inizio dello studio a 120 mg/dl al termine dello studio.
Inoltre, i livelli nel sangue di HbA1-c erano inferiori in media del 9,3%.
Conclusione
Questo studio pilota di sei mesi, anche se condotto con un piccolo gruppo di pazienti, ha confermato gli effetti positivi della combinazione sinergica di nutrienti cellulari sulla regolazione dei livelli di glucosio nel sangue nei pazienti diabetici, senza effetti collaterali.
L’efficacia dell’azione sinergica di nutrienti nel diabete di tipo II è stata ulteriormente confermata da parecchie testimonianze sulla base delle cartelle cliniche dei pazienti.
Fonte:
1. Istituto di Ricerca del dottor Rath
http://www.drrathresearch.org/clinical-support/studies/131-studies/141-clinical-studies-in-diabetes